Che prepari il caffè giù in cucina.
Allora scendo le scale veloce,con il cuore in gola,quasi mi ammazzo,corro in cucina...e non ci sei.
Bevo il mio caffè da sola,fa schifo,non so perchè.
Ho smesso di chiedermi molte cose da quando è iniziata la fine.
Ti vedo ancora certe volte.
In pasticceria o nello sguardo di un passante.
Negli occhi della cameriera al bar.
Quelle volte,vorrei solo che la mente rimanesse folle,così da poterti rivedere ancora e ancora e ancora.
Quello che mi distrugge è il tuo profumo,quello mi sembra davvero di sentirlo.
Mi tremano le gambe e non finisco più quello che avevo iniziato.
Se la giornata inizia con il tuo profumo,io non ci sono più,per quel giorno.
Mi ritrovo a guardare le nostre foto,migliaia di ricordi bloccati,alle tre del mattino.
Dopo una notte calda con cui ho fatto la guerra.
Ha vinto lei,al solito.
Guardo quelle foto e capisco che sono l'unico passato che non passa mai.
Perchè prima o poi anche la mente dimentica.
Ed ecco un altro motivo per volermi un poco folle.
Almeno ricorderei per sempre.
Molti dicono che il dolore ti rende vivi...
Io dico che il ricordo rende vivi.
Il dolore riafforza il ricordo,la perdita.
L'ultima immagine a cui penso prima di chiudere gli occhi,ogni sera,sei tu con un giradischi d'oro.
Metti il disco e balliamo una qualche canzone di Frank Sinatra.
Era bello come assomigliavamo ad una coppia dei '60.
Mi addormento sempre nel punto più bello....quando tu mi chiedi di ballare con te.
Si amore mio,questa notte vengo a ballare con te.
D.
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