Non vedo nulla in questo albero.
E' lì, fermo immobile, dovrebbe essere simbolo di gioia, di felicità, e a me non dice niente.
Non riesco a smettere di pensare che nulla vuol dire esattamente nulla.
Totale mancanza di qualunque cosa.
Non provare niente, dove dovrei sentire pace.
L'unica cosa che mi viene in mente è la sera di Natale dell'anno scorso. Quando ero con lui.
Chissà perchè poi i miei avevano deciso di uscire a trovare un po' di parenti, e lui era rimasto con me.
Avevamo guardato un film horror, e nelle scene peggiori accucciavo la mia testa sul suo braccio, e guardavo l'albero, maledetto albero, al posto dello schermo.
Ancora mi ricordo il profumo della sua felpa grigia.
Faceva ridere quella sera, aveva le renne disegnate sulla maglia. Non potevo che sorridere.
Come se non fossi capace di fare altro.
Quanto vorrei, oggi e questo Natale, non fare altro che sorridere.
Adesso vedo il mio albero e non mi viene nemmeno da piangere.
Percepisco l'assenza, ma non riesco ad esprimerla.
25 Novembre 1990
Scavando nei diari di mia cugina, con lei al mio fianco, abbiamo trovato questo, risalente a 12 anni fa.
Samanta aveva 17 anni all'epoca e le sue parole mi hanno colpito subito.
Così anche se non l'abbiamo trovato oggi e le parole che ho scritto non sono precisamente le sue, ho voluto che il suo ricordo fosse presente anche qui, dove il mio obbiettivo è lasciare spazio ai sentimenti.
BuonaPreparazioneAlNatale =)
D.
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