Moltissimo, a essere sincera.
Insomma, esprime perfettamente il mio pensiero. Il mio modo di vedere le cose.
Un po' mi vedo nel protagonista, protagonista di una vita che non vive per niente. Sommerso in quella tristezza e abbandono continuo, che sembrano irrimediabili.
Mi piace come pensa, mi piace quello che pensa.
Mi piace come vede le cose. In un modo che in realtà tutti vedono ma ben pochi lo assimilano come vero.
Il discorso del bipensiero è brillante, vero, puro.
Ci sono citazioni profonde, depressive, crudeli. Ma tutto quello che emerge da questo film, da ogni singola battuta, è tutto vero per me.
Non è un film che fa sorridere, non è un film di cui ti aspetti un lieto fine. Come nella vita, nessuno sa per certo che esista un finale dove tutti vivono felici e contenti per sempre. Tutto questo finale è una contraddizione, perchè il nostro finale non prevede il vivere.
Ma quello che forse questo film ci trasmette è che non abbiamo il tempo per pensare al dopo, perchè ci troviamo già con le gambe nelle sabbie mobili. E se non troviamo un modo per uscirne, qui e ora, non ci sarà futuro.
Questo film è un grido, una supplica, per quei ragazzi che possono capirlo, se solo lo vogliono davvero.
E' un grido alla rivolta, al cambiamento. Al rendersi conto che per essere felici nella vita non serve la bellezza, che non dobbiamo credere a tutto quello che vediamo. Che non siamo delle non-persone, che esistiamo, che possiamo cambiare le cose.
In un primo momento ho creduto che questo film fosse riferito agli adulti, a genitori e professori, perchè faceva vedere come un insegnante dovesse rapportarsi con gli adolescenti. Poi ho capito che avevo sbagliato prospettiva. Detachment è per noi, noi ragazzi, che crediamo che la scuola non sia niente, che ci lasciamo affogare nella depressione e negli insulti di compagni di classe che non sanno nulla di noi.
Tutto quello che questo film ci può dire è nascosto nelle fotografie di Meredith, nelle sue espressioni di dolore e speranza, nei sorrisi di Erica, negli occhi tristi di Henry.
Sono davvero molto contenta che ancora, oltre quella coltre di film banali e poco profondi ce ne siano ancora alcuni che vogliono lasciare un messaggio alla fine. Che vogliono essere presenti nello spettatore oltre quelle due orette di schermo acceso.
Mi piacciono i film che rimangono impregnati nei nostri pensieri, che ci costringono ad inventare nuovi pensieri e riflessioni. Sono quelli che vanno oltre il divertimento, oltre l'essere spettatore, ma che ti rendono interprete, primo protagonista. Wow.
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- Mona Lisa Smile
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Ho messo tutti film ambientati in una scuola, generalmente problematica, dove spesso i ragazzi si trovano senza aspettative o speranze. Che offrono punti di vista diversi rispetto all'immaginario collettivo.
Originalità: 8
Recitazione: 9
Trama: 8
Finale: 9
Fotografia: 9 (bellissime le foto di Meredith, originali e interessanti le angolazioni in cui certe scene sono state girate.
D.
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