Quando i tuoi occhi erano innocenti.
Ricordo una citazione.
Diceva che non eri più bambino quando capivi che si poteva morire.
Oggi i miei pensieri sono neri.
La musica piacevole stride.
Le mie orecchie non la accettano.
Ho costretto la casa a sentire il dolore
uscire dalle canzoni più tristi che conosco.
Ad un certo punto è come se il mondo segue il tuo dolore.
Capisce qual è la canzone giusta da mandarti,
il cielo che si copre di nuvole.
I pensieri prendono forma con la giusta melodia.
I pensieri condizionano l'esterno e non più il contrario.
Ricordo un'altra citazione,
Diceva che ci sono alti altissimi e bassi bassissimi.
Se ci penso ho solo il tuo sguardo impresso nella mia mente
E quella canzone straziante di Jason Walker.
Scrivo solo perchè i pensieri non vogliono più stare dentro.
Il dolore mi spinge a sputarli fuori, sottoforma di musica e poesia.
E ancora il tuo nome appena chiudo gli occhi,
come se fossero quelle lettere a farmi uscire le lacrime.
E non ti ho perso perchè sappiamo entrambi che non ti ho mai avuto
Ma quanto ho perso, dimmelo?
Quanto ho perso, se la musica si adatta ai pensieri,
se il cielo si adatta ai pensieri.
E se i miei pensieri ti piangono.
Quando ho perso?
D.
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