Piove.
La pioggia non mi tocca.
I pensieri della gente mi sfiorano,
e scivolano via.
Libera,
non sapevo che sapore avesse questa parola.
Un sentimento che si espande, dal cuore,
scende lungo le braccia, arrivo a sentirlo sulle mani.
E' come la melodia del violino,
solo che non l'avevo mai capito.
Mi fa ballare, mi fa urlare, mi fa sorridere.
La libertà mi ricorda Barcellona.
E Londra.
E la mattina di Natale.
Una canzone di Aretha Franklin.
Il suono di vetri che si frantumano in mille pezzi.
Una corsa alla mattina, con l'alba davanti agli occhi.
La libertà mi ricorda il turchese, un cielo senza nuvole.
Camminare a piedi nudi sulla spiaggia,
contare le stelle.
Libertà è la mia mente, vuota, completamente vuota.
Non penso, non sento.
Non è ricominciare dall'inizio, non è ritornare indietro,
E' non seguire la linea dritta.
E' permettersi di perdersi.
D.
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