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Colleziono momenti. Osservo oltre le apparenze. Le mie passioni sono il cinema, le serie tv, la musica,la fotografie e leggere. Ho una "piccola" ossessione per i tatuaggi,le citazioni e il cielo. Vivo per due ottimi motivi: viaggiare e trovare il mio amore. Qui troverete tutto quello che mi ha colpito, tutti i miei pensieri, le mie emozioni, le cose che ho visto e quelle che mi invento.

venerdì 5 giugno 2015

Consapevolezze

Due mesi mi sono bastati per affezionami ad una persona. Due mesi di conversazioni tutti i giorni, due mesi di risate e pianti.
Non ho mai conosciuto una persona così bene come conosco lei.
E nono sono mai stata un libro aperto come lo sono con lei.
Attualmente non so se parlare al presente o al passato.
Ho conosciuto questa persona esattamente due mesi fa in occasione della finale di Shameless.
Qualcosa, che non so davvero se voglio chiedermi o spiegarmi, ha fatto in modo che da una frase banale passassimo ad argomenti molto più personali e profondi. Ed è diventata una persona importante, in meno di due mesi.
Lei è come me, il che può essere un bene o un male.
Le voglio bene in un modo che non mi permettevo più da tanto tempo.
Avevo imparato la lezione. Stai lontano dalle persone perchè le persone ti feriscono, le persone se ne vanno sempre. Anche se dicono di essere tuoi amici. Specialmente se lo dicono.
Ah, l'avevo imparata molto bene questa regola.
Ho sempre detto che sono una persona estremamente fragile, molto spesso le persone mi feriscono e spezzano senza fare o dire nulla di così grave, senza neanche accorgersene.
Sono io quella che si fa speranze esagerate e problemi lunghi una vita intera.
Parlare con lei di me stessa è stata la cosa più facile al mondo. Le parole scivolavano via dalla mia bocca come se sapessero che dirle a lei era la cosa giusta.
La cosa che mi preoccupa è che siamo diventate importanti l'una per l'altra. Ci parliamo tutti i giorni, piangiamo e ridiamo insieme. Diciamo cazzate insieme.
Le ho promesso molte cose. Le ho promesso che non me ne sarei mai andata via da lei, se lei aveva bisogno di me io ci sarei sempre stata, l'avrei sempre ascoltata e non avrei mai smesso di credere in lei.
E' vero, è tutto vero. Lei mi ha cambiato la vita. Condividiamo parti della nostra vita, abbiamo una connessione che a volte ci spaventa.
Anche lei mi ha promesso delle cose. Mi ha promesso che ero importante per lei, che aveva bisogno di me, che mi voleva bene. Quello che entrambe, in questo momento della nostra vita, vogliamo sentirci dire.
Il problema è che io non so se posso crederci.
Il problema è che vedo che io ho bisogno di lei, ma molto di più di quanto lei sembra aver bisogno di me.
Il problema è che io non la abbandonerei mai, perchè è quello che fanno tutti con me e con lei.
E ho paura che lei sia la prossima.
Quando raggiungi un certo livello di confidenza con una persona, quando diventi davvero amico di qualcuno, quando sei capace di raccontare tutto quanto di te stessa, poi non puoi permetterti di perdere quella persona. Perchè è come se con lei scomparisse un pezzo di te stesso.
E attualmente non posso permettermi di perdere altre parti di me.

Non so come ho finito per affezionami a lei, ma è successo.
E se va a finire come penso che stia andando a finire, mi odierò per il resto della mia vita per essere stata la causa del mio stesso dolore.
Sono una stupida.

Perchè per le persone è così facile usarmi solo quando hano bisogno di me e poi lasciarmi per terra, come un giocattolo non più divertente?
Vorrei alcune volte che le persone sentissero cosa vuol dire essere trattati così.
Solo per un secondo.

A volte vorrei che le persone a cui tengo (e che dicono di tenere a me) stiano con me solo per il gusto di gradire la mia presenza.
Andare al cinema insieme per stare con me e per vedere un film.
Scrivermi per sentirmi parlare, non tanto per chiedermi favori o quel "come stai" del cazzo, che più finto di lui non c'è nient'altro.

Il problema è che io faccio così con le persone. Apprezzo il tempo che passo con loro, non tanto quello che faccio insieme a loro.
Io sono quel tipo di persona che è capace di mollare tutto e tutti per aiutare qualcuno a cui tengo.
E l'ho fatto talmente tante volte anche con conoscenti, non veri amici, solo perchè qualcuno mi ha chiesto aiuto e io non posso fare l'egoista e non fare niente.
La cosa brutta è che posso contare sulle dita della mano le volte in cui qualcuno è rimasto per me come io sono rimasta per gli altri.

Chiamate di notte?
Conversazioni lunghe ore e ore?
Smettere di studiare per consolare qualcuno che sta piangendo?

Io l'ho fatto. Tante volte, con tante persone.
Io c'ero. Io ascoltavo, capivo, tentavo di comprendere anche quando non ero d'accordo.
Consolo e supporto le persone, tutte le volte che me lo chiedono.

Il problema è che ho smesso di aspettarmi un "grazie" come risposta, figuriamoci un favore contraccambiato.

Il problema è che molte volte le persone mi promettono cose che non possono mantenere, usando frasi che per loro sono solo modi di dire, ma quelle stesse frasi io le dico e le mantengo.

Forse sono troppo buona, ma se dico a qualcuno che su di me può contare, che da me non verrà mai giudicato per quello che è davvero, io a queste parole ci credo davvero.

Sono stanca di mettere sempre gli altri al primo posto e vedere che nessuno lo fa mai con me.
Sono stanca di essere sempre disponibile con gli altri e vedere che quella disponibilità viene apprezzata e mai ricambiata.

Sono davvero stanca di tutte queste relazioni superficiali che le persone hanno con me, di tutta questa finzione e parole importanti sputate fuori da persone che non gli danno il giusto significato.

Le consapevolezze di oggi sono che sto perdendo tutto quando e che comunque continuerò ad esserci per tutte le persone che non ci sono per me.

D.

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