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Colleziono momenti. Osservo oltre le apparenze. Le mie passioni sono il cinema, le serie tv, la musica,la fotografie e leggere. Ho una "piccola" ossessione per i tatuaggi,le citazioni e il cielo. Vivo per due ottimi motivi: viaggiare e trovare il mio amore. Qui troverete tutto quello che mi ha colpito, tutti i miei pensieri, le mie emozioni, le cose che ho visto e quelle che mi invento.

martedì 9 ottobre 2012

C'è quella donna,

Abita di fronte a casa di Lucas.
La vedo tutte le sere, quando vado a mangiare da loro.
Porta una treccia di capelli rossi, come le foglie degli alberi in questi giorni.
Credo sia una delle donne più belle che abbia visto.
La sua treccia è lunghissima.
Non so il colore dei suoi occhi, non so che espressione ha quando sorride, ma so che è tutte le sere fuori, a leggere qualcosa, ad aspettare.
Ho chiesto cosa stesse aspettando e la mamma di Lucas ha abbassato la testa.
Aspetta suo marito da 10 anni.
La signora dai capelli rossi aspetta che suo marito torni a casa, e intanto lascia che tutto le passi davanti.
Alcune volte la salutiamo, le chiediamo se vuole fare colazione con noi e lei risponde sempre con la stessa faccia, un misto tra sollievo, perchè nonostante tutto glielo continuiamo a chiedere, e consapevolezza di non sapere mai cosa fare.
Alla fine rinuncia, dicendo che deve sempre fare qualche cosa in casa.
La mamma di Lucas mi ha detto che era incinta, quando il marito è partito per l'Iraq, ma che ha perso il bambino.
Mi sono chiesta quanta forza potesse avere questa donna.
Mi hanno detto che ha solo 31 anni, che si è sposata giovane, piena di speranze e sogni che non ha ancora realizzato.
E così, perdendomi tra i miei pensieri e dimenticandomi che la mamma di Lucas mi stava ancora parlando, sono arrivata alla definizione di amore.
Questa donna, ragazza ancora, ha rinunciato alla sua vita, a 10 anni della sua esistenza per aspettare quella di un'altra persona. Ha ritenuto per nulla necessario fare qualcosa, perchè non le sarabbe bastano nemmeno un po' nemmeno per niente, a colmare il vuoto che suo marito le lasciava ogni sera.
Mi sono commossa per questa donna tanto forte, anche se non la conosco quasi.

Ho scritto questo post per u motivo.
Perchè oggi, mentre aspettavo che la nostra corriera partisse, ho visto un uomo, alla stazione, un militare, bello, giovane e terribilmente ansioso di tornare a casa.
Mi è venuto un colpo al cuore quando facendo due conti mi sono accorta che l'unico quartiere dove vivono militari -Lucas abita vicino ad una base- era proprio quello dove viveva la donna.
E la speranza si è accesa quando l'ho visto salire nella nostra corriera, tanto che ho dovuto stringere forte la mano di Lucas, perchè sennò avrei pianto, credo.
Lui mi ha sussurrato nell'orecchio -E' tornato- e non una parola di più.
Non aveva fiori in mano, non un anello o un regalo qualsiasi.
Portava il suo borsone nero sulle ginocchia ed era impaziente.
Quando siamo scesi ha riconosciuto Lucas, anche se aveva solo 8 anni quando l'ha visto per l'ultima volta.
Non so come abbia reagito lei, se sapeva o se era tutta una sorpresa, ma so che il regalo più grande che potesse ricevere è lo sguardo di suo marito,perchè si vedeva lontano un miglio che si era rifiutato di vivere quei 10 anni, per viverli con lei.

Per tutti quelli che ricevono quello che aspettano da troppo tempo.
Questo non è un arrivo,è una partenza.

D.

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