Informazioni personali

La mia foto
Colleziono momenti. Osservo oltre le apparenze. Le mie passioni sono il cinema, le serie tv, la musica,la fotografie e leggere. Ho una "piccola" ossessione per i tatuaggi,le citazioni e il cielo. Vivo per due ottimi motivi: viaggiare e trovare il mio amore. Qui troverete tutto quello che mi ha colpito, tutti i miei pensieri, le mie emozioni, le cose che ho visto e quelle che mi invento.

lunedì 6 febbraio 2012

La ragazza ha un'aria stanca.

Spossata quasi. I capelli sono aggrovigliati,il mascara le sta colando sulle guance.
Di certo non aveva lo stesso aspetto di quella mattina.
Alternava la corsa alla camminata veloce,finchè non arrivò alla casa.
Era bella,azzurra con delle rifiniture bianche. Dava un'aria di pace.
Tutto quello che includeva Kevin le avrebbe dato pace adesso.
Bussò alla porta,all'inizio piano, poi con insistenza. Il ragazzo aprì.
Capelli perfetti,occhi azzurro ghiaccio,era carino anche in tuta.
Lei si sistemò il trucco,come se dagli occhi di Kevin avesse visto in che stato era ridotta.

- Che cazzo è successo Kat?
- Ti spiace se.... - indicando l'ingresso.
- Entra,i miei non ci sono.

Si diressero in camera, lei aveva bisogno di distendere i pensieri...e anche il suo corpo, che stava cominciando a far sentire il dolore.

- Fai come se fossi a casa tua,ti porto un bicchiere di acqua...e uno specchio.
Kat rispose con un'espressione schifata.
Dopo poco, lei senza tante insistenze racconta ciò che è successo.

- Non so...ero con lui, cioè a casa sua. Era così bello all'inizio. Mi fidavo,ma non volevo spingermi troppo oltre. Non mi sembrava il momento.

Kevin strinse i pugni,un brivido gli percorse la schiena. Aveva già immaginato di cosa stava parlando Kat.
Da quando erano amici non si erano mai parlati di cose di questo genere. Certo,sapevano tutto l'uno dell'atro
ma non ritenevano necessario scendere nei dettagli. Questo però,era fin troppo chiaro.
Le prese la mano e la strinse forte, mentre una lacrima rigava il viso dell'amica.

- Continua.
- Allora abbiamo aperto una bottiglia di champagne,erano solo le 10 della mattina...domenica mattina! Non mi sembrava appropriato ma lui diceva "è per l'atomosfera amore!"
Mi sono rilassata, sembrava tutto così perfetto finchè lui non ha cominciato a mettermi le mani addosso. Per un pò ci sono stata,credevo capisse come mi sentivo,ma no...ha continuato. Gli ho detto di smettere e non voleva...

Kat distolse lo sguardo. Sembrava voler guardar lontano,come per cancellare le immagini di poche ore prima.
Non immaginava di avrere il coreggio di riviverle,eppure ora lo stava facendo, con Kevin, quel ragazzo meraviglioso con cui riusciva a parlare di tutto.

- Non avevo via d'uscita. Lui diceva che avevo solo paura e che solo dopo avrei capito che invece era meraviglioso. Mi resi conto che c'era tutt'altro che romanticismo nella sua voce.
I suoi modi si facevano bruschi, più continuavo a rifiutarmi. Aveva nella sua voce e nel suo sguardo qualcosa che...qualcosa di pauroso...che non avevo mai visto in lui.

Kevin avrebbe voluto dirglielo, quante cazzo di volte l'ho visto io quello sguardo in lui!
Quante volte ti ho avvisato che non andava bene per te?
Ma si trattenne,adesso come adesso Kat non aveva alcuna colpa.

- Questo stronzo...giuro che lo ammazzo. Adesso prendo e..
- No! è una cosa tra me è lui,tu devi starne fuori...Non ti abbassare al suo livello, Kev. Non ne vale la pena.
- Non ne vale la pena?? Tu hai almeno capito cosa ti ha fatto? Ti ha messo le mani addosso, tu che non avevi nessuna difesa! Come si è permesso anche solo di sfiorati!

Kat si accorse che la sua mano, ora stretta a pugno sulla sua,stava tremando. E stava stringendo troppo.
Kat capì anche quanto quel ragazzo ci teneva a lei,quanto lei aveva bisogno di lui. In quel momento e sempre.

- Hey,stai calmo. Mi stai stringendo troppo. Stai tranquillo, io sto bene adesso.
- ...Scusa. Non volevo farti male,non era mia int...
- Lo so. Adesso sto bene,grazie a te. Mi sento molto meglio...riposata. Grazie.

Lui alzò lo sgardo,che fino ad ora aveva tenuto basso sul cuscino.
La guardò negli occhi,nel modo più dolce possibile. Prese entrambe le sue mani, la avvicinò a lui e la abbracciò. Niente desiderio,niente passione solo un'abbraccio dolce,semplice e silenzioso.
Rimaserò così per un po' di tempo, poi lui si staccò,la guardò di nuovo e le disse:

- Lo so che non è me che vuoi. So che non sono il sogno di tutte le 17enni di questa città. So che non mi ami, ma guardami. Io non ti farei mai questo. Mai. Non oserei nemmeno sfiorarti,se sapessi che può in qualche modo ferirti. Non ti lascerei mai da sola. E non sarei mai la causa del tuo dolore fisico o psicologico.
Sei....talmente importante,talmente...speciale,che non ti toccherei mai nemmeno un dito. Non posso nemmeno immaginare cosa...come..quello che ha fatto,è insano...non esiste per me.
Tu,lui che ti tocca in quel modo...mi fa vomitare solo il pensiero. Non posso....non posso pensarci.

- Shhh... Sono le parole più belle che mi hanno detto. Grazie.
Tu sei probabilmente la persone migliore che ho al mio fianco. Ma sappilo, se non vuoi lasciarmi sola....devi stare con me per sempre. E per sempre è tanto tempo.

- A me importa che tu stia bene e che sia felice. Per il resto,sono disposto ad accettare qualunque compromesso.





Per quello che ne so io, è una storia vera.

D.

Nessun commento:

Posta un commento